Dal diario di

” Finalmente ho capito le ultime vetrate.

No, non è stato merito mio. Io respiro e mangio, sono nato e morirò, cosa ho a che fare io con le cose degli dei?

Egli mi è apparso, un essere più antico del Tempo, più potente dell'Albero. O mio Signore, perdonami, che cosa ci hanno fatto fare gli Dei.

Egli mi ha rivelato il mistero. Il Destino di Morte che grava sul popolo degli Elfi fu decretato dagli Dei all'inizio del Tempo ed è ineluttabile. Tutti i miei figli moriranno.

Tutti.

Cinque fantasmi del futuro torneranno e doneranno la vita ai corpi dei cinque Re (forse anche il mio, o mio Albero, fa che non sia così, almeno nella morte la pace) per condurre il Popolo verso gli Abissi, oltre le Colonne del Mondo, affinchè diventino la memoria vivente del Popolo degli Elfi, affinchè il creato conosca i segreti degli Dei. Io dovrò dimenticare tutto perchè così vuole lui, perchè non riuscirei a sopportare il peso dell'immane Tragedia.

O Dei, siate maledetti in eterno, non ci è dato di avere consapevolezza del nostro Destino, volete vederci morire piangendo come bestie, urlando preghiere e bestemmie. Ma sappiate che noi moriremo cantando. Perchè noi siamo gli Elfi.

Le mie ultime memorie sono a voi, fantasmi del futuro, il mio spirito è con voi nel momento più terribile del nostro Popolo. Ma la ricompensa sarà grande per il vostro immenso dolore.

Voi sarete memoria vivente del Popolo degli Elfi.

Voi sarete il Popolo degli Elfi.”

Durante l'Era dei Miti, 20.000 anni prima che i Gruppi del venerdì e della domeniaca calcassero le terre del Nord. Fu così che successe. Il popolo degli Elfi era oppresso da una profezia che voleva la sua apocalisse:

” Ne rimarrà uno su cento, vivo, per nutrire i morti.”

La consorte del Re degli Elfi del tempo evocò, dalle nebbie del tempo, i cinque sovrani più famosi della storia del suo popolo. Ed il tempo rispose in maniera bizzarra, tracciando sentieri dal futuro per condurre cinque fantasmi nei corpi degli antichi re. Arjim, Tharkin, Sinuko, Alamir e Orion (?), questi saranno i loro nomi.

Nel frattempo il Popolo degli Elfi si era spaccato in tre fazioni decise ad affrontare l'immane profezia in maniera diversa. Spezzati sulla terra, uniti da un tragico destino.

Gli Elfi Scuri, i Drow, coloro che popolano le lande ghiacciate del Nord, hanno stipulato un empio patto con una creatura conosciuta con cento nomi ed ognuno di questi falso che gli ha promesso un futuro libero dal giogo della morte. Lord Noctifer, questo è il nome con cui lo ricorderemo qui, è il primo dei Vampiri, Egli ha promesso a dieci elfi che, bevendo il suo sangue, diventeranno come lui, figli delle Tenebre. Poi, a loro volta, i dieci vampirizzaranno altri elfi, in pochi anni i Drow saranno liberi dalla maledizione. In cambio, i dieci patriarchi della notte doneranno a Noctifer il potere necessario per cambiare eternamente il corso del sole e delle lune affinchè sulle loro terre domini per sempre l'oscurità.

Gli Elfi del Sole, dal canto loro, sono divisi in due fazioni. La prima, quella capitanata dal Re e dalla sua consorte, colei che ha evocato i cinque fantasmi del futuro, crede che un viaggio che li porti al di là dei confini conosciuti del mondo potrà liberarli dalla maledizione. Per questo hanno costruiti la più meravigliosa flotta che abbia mai solcato i mari, pronta, lungo i moli di Parix, ad accogliere più di un milione di Elfi dalle più remote regioni del loro impero. La seconda, guidata da Il Lettore, colui che ha accesso ai segreti della natura, l'unica figura spirituale riconosciuta dal popolo degli Elfi, crede che un rito, detto Rito dell'Unione, che prevede di suicidarsi di fronte ad un albero per entrare in comunità con lui, li potrà salvare dalle catene della Profezia.

Ma molti sono i segreti che giacciono sotto la superficie di questi fatti, segreti che saranno scoperti dai cinque Re.