Le Cronache dalla Fine del Mondo

di Sherpolus



Fuori nevica.

Per tutta la notte i bardi hanno cantato, con veli neri sugli occhi per consumare tutte le loro canzoni, affinché la Fine non le corrompesse.

I fantasmi hanno smesso di sussurrare e gli specchi non rendono più l’immagine rubata, nei labirinti, simbolo del male, l’uscita è stata sigillata come ferita, nelle antiche cattedrali di pietra, l’eco delle urla è soffocato ed il vento non accarezza il verbo assoluto.

Non è più tempo per i sogni né per le strette di mano né per l’amore o per i numeri.

Il mondo sta per finire.

Guardo le fiamme all’interno del grande camino, per un po’ me ne sto in silenzio ad ascoltare gli altri avventori della locanda, qualcuno ride, altri suonano o giocano a dadi.

E’ piacevole, per un momento mi sento a casa, una casa sulla Fine del Mondo.

La guerra ci circonda, ancora, e la storia si coagula di nuovo intorno a queste lande buie e misteriose.

E qui, Sabren tace.

A Nord, le antiche foreste di Itsarkk, maledette dalle memorie dei morti, sono in fiamme.

A Sud, gli eserciti dei Drow, come orridi scorpioni, oscurano i confini della Landa di Culein dove l'Alleanza dei Regni uniti, nani, elfi ed umani, resiste da anni. Tutti i vulcani lungo la via di Kert hanno cominciato ad eruttare violentemente vomitando sulle Lande Desolate fiumi di fuoco ed oscurando con i loro densi fumi le sette lune.

Ad Ovest, i Giganti, massacratori dei mortali, hanno scalato i confini del mondo e sono pronti a saziare la propria immensa sete di sangue.

Ad Est, verso i Regni degli Umani, vedo i bagliori delle immense fiamme stagliarsi contro il Cosmo oscuro e mi sembra quasi di sentire il terribile boato delle armi, sagome nere si muovono veloci nel cielo apocalittico, disegnando traiettorie feroci come Canti di Morte. Dalle grandi città fuoriesce, silenziosa ed inesorabile, una lunga teoria di profughi che si dirige verso Contrada Bianca attraverso il Passo della Corona. Una nera striscia di dolore e disperazione, come una lacrima sul viso di questa terra maledetta.

Dopo ventimila anni l’artiglio mortale dei Vampiri e dei Giganti ha raggiunto il Passo del Sacrificio e si prepara a radere al suolo il Regno di Hardstone per poi calare verso sud dove stritolerà le ultime difese delle Razze Giovani. Sanraab e i suoi Vampiri ribelli, la Lega della pergamena, guidata da Arjim Otrine, e i Paladini di Contrada Bianca sono troppo lontani per garantire una difesa ai regni liberi.

Il sangue oramai imbratta i ghiacciai eterni.

Nessuna speranza, nessuna luce, solo le fiamme della guerra.

Non ci sarà domani a questo oggi.

Le parole del mio compagno mi distolgono dai cupi pensieri:

Xnoybis, ti prego, racconta, prima che sia troppo tardi.”

Lo guardo, forse l’ unico amico, per me, che vivo dall’inizio del Tempo, il cappuccio del semplice mantello di lana bianca copre a malapena i lineamenti affilati ed il viso antico coperto dal Lish, il metallo vivente donatogli dallo Shrike.

Tharkin, mio vecchio amico, la voce roca di chi è abituato a parlare solo con i libri.

Tharkin, mi sento così solo.

“In origine il Tempo non era, ma sarebbe stato.

Il Dio supremo creò dalla sua parola il Cosmo come una marea di sussurri ed i sussurri si coagularono in Storie, Storie che parlavano di un figlio.

Ed egli fu.

E dopo di lui le storie germogliarono creando il Cosmo e coloro che lo abitavano, gli Shurian, la prima razza, i prediletti.

Tutto successe in un solo, infinito istante, e gli eventi si snodarono attraverso il Creato come un Onda, una Danza Cosmica e le Storie fiorirono di nuovo.

Lui, il Primo Dio, amava gli Shurian al di là di ogni cosa, donò loro tutto, saggezza, conoscenza e potere.

Ed il Libero Arbitrio.

Quando il tempo non esiste basta aprire gli occhi per vedere quello che sarà in eterno.

Ed Egli aprì gli occhi.

E vide.

Follia, morte, amore e dolore, sangue e lacrime.

Ed ancora dolore.

E dolore.

E dolore.”

Qualcuno nella locanda aveva cominciato a suonare un’arpa, le candele si erano spente e solo la luce delle fiamme nel camino ci avvolgeva.

Tharkin mi guardava in silenzio.

“Perché il Libero Arbitrio è Caos, la Sinfonia suprema del Caos.

Che cos’è la speranza, Tharkin? E’ il privilegio di immaginare l’inconoscibile, disegnare il buio del domani con colori e forme consoni.

Non c’è speranza per chi sa.

Ti puoi immaginare che cosa voglia dire affrontare in un istante tutta un’eternità di atroce dolore per i tuoi figli prediletti senza nessuna speranza? Puoi soltanto lontanamente immaginare che cosa voglia dire, amico mio?

Così Egli impazzì, semplicemente impazzì.

Il primo atto della sua Follia fu uccidere suo figlio, scaraventandolo nelle cupe profondità del Creato.

Egli gli fece tre doni, i tre Segreti Supremi, il primo, la Morte, come suprema punizione, il secondo,il Tempo, perché potesse ricordarsi in eterno di quell’atto insensato e l’ultimo, le Leggi, per creare una prigione intorno al Libero Arbitrio.

Tale fu il Potere infuso nelle parole Segrete che dettero vita a tre esseri misteriosi, nati dalle membra massacrate del Figlio morente.

Fu allora che io nacqui.

In silenzio io ed i miei fratelli attendemmo, imbrigliati dagli stessi Segreti che ci avevano dato vita, guardando gli Eventi dalle tenebre dell’inferno.

Molte altre cose successero in quel fatale istante.

Nel golfo di tenebre creato dal corpo del figlio che cadendo eclissò la Luce del Dio Supremo, si plasmò Lord Noctifer e il sangue del martirio gli dette vita.

Egli aveva molti nomi, uno per ogni lingua, uno per ogni possibile futuro ma tutti lo ricorderanno come il Primo dei Vampiri, nato dalle Tenebre e dal Sangue, gli orrendi semi della sua eterna maledizione.

Causa ed Effetto danzavano sul palcoscenico del Creato.

Molti eventi successero ma era solo l’inizio ”

Il rumore ritmato delle gocce di birra di un boccale rovesciato sembravano voler rendere omaggio alla nascita del Tempo.

Qualcuno nella locanda si era zittito ed aveva cominciato ad ascoltarci.

“Solo allora il Primo Dio chiuse gli occhi e sul creato tornò a regnare la pace.

Egli plasmò dalle proprie parole altri Dei mirabolanti per forme e poteri, vestiti di Storie cangianti e di folli riflessi ed ordinò loro che si prendessero cura degli Shurian, i Prediletti.

Per epoche innumerabili, i Prediletti prosperarono nella Pace e nella Ricchezza, il Creato, eternamente illuminato dalla Luce del Primo Dio, era un luogo di stordente bellezza mentre dalle orrende oscure profondità dell’Inferno il Dio Morto creava i propri Servi manipolando il buio e dandogli la non-vita con le Ombre, il Sangue e le Lacrime e le Feci del suo martoriato corpo.

Tra di loro, dove Luce e Tenebre si annullavano, io ed i miei fratelli aspettavamo che il veleno della follia corrompesse di nuovo le Storie.

La Follia si presentò a me sotto forma di Leopardo, lessi nel suo Misterioso manto la tua venuta, Tharkin, nelle evanescenti spoglie di un fantasma del futuro.

Potei prepararmi al Regno della Follia, matrice di numeri putrefatti.

Tu mi liberasti, ricordi, amico mio?

Ed io ti donai il mio Segreto e Prigione, il potere delle Leggi, sterile figlio di antichi giorni.

Accecato dal desiderio di vendetta sussurrai storie all’orecchio dei Prediletti, storie che parlavano di potere e solitudine.

Fu così che i loro maghi crearono con potenti incantesimi gli embrioni di 7 razze, sette fratelli che potessero alleviare il peso della solitudine.

Tale atto non fu tollerato.

Gli Dei posero il divieto sul Potere supremo della Creazione ma i Prediletti perseguirono instancabilmente il loro piano.

Il Padre rimase chiuso nel proprio silenzio ad ascoltare la musica delle stelle morenti.

La guerra iniziò una fredda mattina d’inverno quando Zatith, la Regina dei Shurian, fu orrendamente massacrata dal Padre degli Dei.

Molte leggende sono legate a quell’atto che poi cambiò definitivamente il destino dell’intero creato, la più importante di queste narra che quando il sangue di Zatith bagnò il terreno della dimora degli Dei creò un meraviglioso albero di orchidee le cui radici distrussero quasi totalmente il Sacro Tempio.

Da allora, l’Albero di orchidee è il simbolo della libertà dei mortali dal giogo degli Dei e al loro Padre fu donato il nome di Assassino.”

Presi respiro, i ricordi mi confondevano dolcemente la mente, bevvi un sorso di birra e continuai:

“Come dicevo, la Guerra degli Dei iniziò.

Fu feroce, sanguinaria e spietata ma soprattutto disperata.

Gli Shurian sapevano perfettamente che non avevano nessuna possibilità di vittoria, lo sterminio della loro razza era deciso.

Moltiplicarono gli sforzi per sviluppare gli embrioni e nel frattempo studiarono un Rito di immane potere che potesse sconfiggere l’Assassino per permettere alle Razze Giovani di prosperare in pace.

Un Rito che io avevo loro insegnato.

Si trattava di spezzare il Creato in 27 Piani, 27 Mondi separati che avrebbero avuto come unico fulcro, fisico e spirituale, l’ Albero di Orchidee. Questo avrebbe inferto una ferita che si sperava mortale all’Assassino, la cui anima risiedeva nel cuore profondo del Creato.

Poi furono portati a termine lunghi preparativi affinché il Creato potesse essere Riconciliato, per questo fu studiato un potente Rito, detto della Riconciliazione, che potesse realizzare questo evento.

Viaggiatori e Poeti furono mandati a misurare i confini del Mondo e a disegnare le sacre mappe che avrebbero dato origine ai 27 Piani, gli embrioni delle 7 razze furono divisi in maniera che li potessero popolare tutti.

Le giovani razze sarebbero dovute essere guidate verso la riconciliazione da una serie di Profezie chiamate Simboli e Segni, e da degli Esseri chiamati Traccianti, il cui scopo era quello di condurre alcuni Prescelti verso i luoghi prefissati per il Rito. Tutti questi passi furono trascritti su un libro chiamato Libro delle Profezie affinché non fossero dimenticati.

Fu deciso che il Libro sarebbe stato celato alle Razze Giovani e ritrovato solo al tempo della riconciliazione, e il suo ritrovamento sarebbe stato il primo dei Simboli e il primo dei Segni , l’ inizio dell’Era delle Profezie.

L’ avvenuta Riconciliazione dei 27 Piani avrebbe riunito anche la coscienza spezzata dell’Assassino consentendogli così di calcare di nuovo il Creato ma era previsto che a quel tempo le Razze Giovani sarebbero state pronte ad affrontare di nuovo gli Dei.

Ormai tutto era pronto, i Datrax, le immonde bestie da Guerra degli Dei , creati per distruggere i Prediletti, avevano conquistato e devastato tutte le città, ed erano di fronte alle immense Mura di Elish, la Capitale, dove, da lunghi giorni, i Maghi degli Shurian stavano pronunciando il Rito Supremo.

Furono giorni di Sangue ed Eroi ma alla fine le Mura cedettero e rimasero in 7 a difendere i Maghi contro l’ orda dei Datrax.

Bastarono.

Il rito fu portato a termine con conseguenze spaventose. L’Assassino, prima di venire spezzato, donò ai tre sacerdoti l’ oblio e la morte ai 7 difensori, i piani furono effettivamente divisi ma la porzione di terra dove si era svolta la battaglia fu “presa” dal Sire Tenebroso insieme al corpo di uno dei tre officianti.

Gli embrioni delle 7 razze non presero vita, furono i sogni dell’ ultimo sopravvissuto della Prima Razza, il cui nome era Amon, risvegliati da te, Tharkin, mio fantasma del futuro, condotto lì dal potere mio e dei miei due fratelli e dalla Potenza dei tre Segreti Supremi.

Già, perché il Tempo, talvolta, fa strani scherzi.

E’ Arte dei suoni, parte del silenzio.

Gli Dei si ritirarono nel silenzio del profondo buio tra le Stelle cieche.

Fu così che aprirono gli occhi sul Creato in fiamme i Draghi, gli Umani, gli Elfi, i Nani figli della terra, gli Orchi, i Coboldi, ed i Githyanki.

Con questo Atto fu perpetrata la mia vendetta nei confronti dell’Assassino.

Con questo atto terminò la Stagione delle Nebbie ed iniziò la Stagione delle Tenebre.

Ben poco si sa di questo periodo, le Razze erano molto giovani e la ricerca del sapere, della saggezza e del potere fu funestato da sanguinose guerre ormai dimenticate. Ma tutto ciò non fu inutile. Tutte le razze svilupparono una propria forma di profonda civiltà, conoscenza e arte.

Questo attirò di nuovo la curiosa attenzione degli Dei, da secoli rintanati nel nulla ma a nulla valsero i loro sforzi di tornare a parlare con le razze Giovani.

Troppo grande era la lontananza, troppo flebile la loro voce e troppo arcane le loro parole ma soprattutto troppo potente il Rito della Riconciliazione che aveva maledetto gli Dei all’esilio fino all’Era delle Profezie quando avrebbero potuto tornare a calcare il creato.

Fu così che convocarono dei rappresentanti per ogni Razza e li elessero a loro messaggeri ed Avatar, gli Immortali aprirono gli occhi sui Mondi.

Essi tornarono sui Piani e donarono la parola degli Dei alle Giovani Razze.

Ma tali parole non furono ascoltate.

L’arroganza generò sospetto ed il sospetto generò gelosia.

Ed ancora una dannata volta vidi i fili del destino coagularsi intorno alla Guerra, trame di oscurità celarono la Luce della Ragione, nelle arene risuonò l’urlo del sangue ed i saggi rimasero silenti di fronte al ruggito del Caos.

La seconda Guerra fu detta Guerra Segreta e fu più sanguinosa e spietata della prima.” Tharkin mi fermò con un gesto lieve della mano, premette il tabacco nella lunga pipa e tirò profondamente il fumo.

“Spiegami, ti prego, prima di continuare il tuo racconto, perché fu chiamata Guerra Segreta.”

“A causa della vergogna, Tharkin. La vergogna di quella orrenda e folle guerra zittì gli storici e inaridì la vena dei bardi e dei poeti, nessuna parola fu spesa per ricordare quei tristi eventi, rimase solo lo stolido dolore dei sopravvissuti.

Il silenzio sigillò quei cupi giorni. Per sempre.” Tharkin annuì seriamente.

“Quali mostruosi eventi possono aver spinto le Razze Giovani a bandire la memoria? La memoria è la nostra madre e la nostra figlia, la strada maestra, la grammatica che ci consente di decodificare le parole dell’Universo.”

“Abbi pazienza e lo saprai, Tharkin.

Gli Immortali decisero di punire l’arroganza dei Draghi creando un Artefatto di immenso potere chiamato la Croce del Comando, questo oggetto consentiva a chiunque lo indossasse di comandare completamente il Padre di tutti i Draghi.

Questo significava avere un potere immenso, tale da conquistare tutti i 27 Piani.

Al fianco dei Draghi si schierarono tutte le razze ma molti furono coloro che si fecero accecare dalla sete di potere, tra gli stessi draghi ci furono traditori, i fratelli alzarono le lame contro i fratelli.

Il sangue cominciò a scorrere copioso tra i 27 Piani.

Solo i Nani rimasero uniti a combattere contro gli Immortali e gli Dei, fedeli in eterno alla loro promessa di fratellanza.

Nel frattempo gli Immortali, ormai troppo “lontani” per combattere questa guerra, crearono un’ ottava Razza, i Giganti, come già era stato fatto con i Datrax, per contrastare il potere dei Draghi. Il Signore dei Giganti era un essere di potenza quasi divina conosciuto con il nome di “Padrone” e il suo braccio destro lo eguagliava quasi in potere ed è tutt’ ora ricordato come lo “Stormlord”.

Come ho già detto la Guerra fu follemente violenta, combattuta in ogni piano, da ogni Razza, con ogni incantesimo o arma e quando non vi erano armi, con i sassi e le unghie.

Fu mostruoso, al di là di ogni immaginazione, quando tutto fu finito solo il vento intonava i canti funebri su sterminate distese di morti.

I Draghi furono quasi sterminati ma alla fine risultarono vincitori riuscendo a conquistare la “Croce del Comando”.

Mi ricordo molti eventi sanguinosi che segnarono la Seconda Guerra, in particolare il furioso scontro tra il Re dei Nani e il Padrone che portò alla morte del gigante e alla creazione di un oggetto, un bastone, che diventò il simbolo del popolo dei Nani. Alcune antiche leggende dei nani narrano che il Padrone giunse a quel fatidico scontro già profondamente ferito da un altro duello contro un generale dei Templari naneschi il cui nome però è stato obliato dalle nebbie del tempo o forse gelosamente custodito tra le volte di pietra di antiche aule, perché non è pensabile che i nani dimentichino.

Il cui nome è rinato in una canzone ed è, ora e per sempre, Dwalin Asciadipietra.

I Giganti sopravvissuti furono precipitati negli abissi al di là dei confini di questo Mondo da dove, immediatamente, cominciarono a risalire, scalando le ripide pareti di pietra a mani nude, metro dopo metro.

Metro dopo metro.

Anche gli Elfi e gli Umani combatterono strenuamente questa guerra ma non con la stessa unità. Alcuni Elfi ed alcuni Umani decisero di combattere al fianco dei Giganti affermando che i figli non si potevano ribellare ai propri padri. Il Signore della fazione traditrice degli Elfi era un sacerdote famoso per la sua saggezza ricordato col nome di Mixian. Egli non aveva mai ucciso nessuno fino a quando non sorprese un manipolo di Elfi avversari intenti a profanare il suo Tempio con la rabbia che solo una guerra fratricida può scatenare.

Mixian li massacrò tutti, uno per uno, e per la prima volta il sangue di un Elfo macchiò un altro Elfo. Il potere arcano che sosteneva il misterioso Tempio di Mixian fece si che la sua pelle rimanesse oscurata per sempre, come perenne monito per quell’ atto fratricida. Fu così che nacquero gli Elfi scuri.

Gli Elfi Scuri sono la memoria vivente di quest’epoca di sangue.” Bevvi un lungo sorso di birra fresca per riprendere fiato, molti avventori avevano sospeso le loro attività e si erano strinti attorno a noi per ascoltare meglio il racconto.

Qualcuno si alzò per attizzare il fuoco che era diventato l’unica fonte di luce in tutta la locanda.

Ripresi a parlare.

“La prima Era, detta anche dei Miti, è la prima ad essere documentata storicamente ed iniziò con le Razze Giovani divise ed in guerra tra loro.

Gli umani si erano separati in centinaia e centinaia di piccoli regni in perenne sanguinosa disputa, gli Elfi chiari e quelli Oscuri iniziarono una guerra che a tempi alterni sarebbe continuata sino ai giorni nostri”

Mi zittii e guardai verso sud dove, presso la città di Culein, la realtà dava lugubre forma al mio racconto.

“I Nani continuavano la loro folle, eterna guerra contro i Giganti ormai sconfitti, I Draghi, profondamente feriti dalla Guerra Segreta, rimanevano in silenzio.

Qualcuno, semplicemente, si lascio morire sulle Haunted Shore, le spiagge maledette spazzate dalla marea del tempo.

Poi tutto cambiò, all’ improvviso.

Iniziò circa 20.000 anni fa, gli Elfi chiari si stavano preparando all’ esodo che li avrebbe dovuti salvare da una profezia che oscurava il loro destino, una vicenda che tu, Tharkin, conosci fin troppo bene, gli umani avevano appena cominciato ad esplorare la Magia ma da li a poco, i loro maghi sarebbero diventati i più potenti del Creato e i Nani si preparavano a difendere il retaggio di Memorie degli Elfi che stavano partendo.

In questo quadro generale gli Elfi oscuri sancirono un empio patto con un essere semi-divino conosciuto con mille nomi ed ognuno di questi maledetto almeno mille volte, Lord Noctifer, colui che nacque dall’ombra.

I risultati di questo Patto furono mostruosi, il Cosmo non sarebbe mai più stato lo stesso.

Lord Noctifer oscurò il sole e illuminò il cielo ormai cieco con Nove lune, legò alla propria condizione maledetta di vampiro i dieci Elfi oscuri più potenti, dando vita così alla Stirpe della Notte Eterna, talmente potenti da poter conquistare il creato.

Dopo questi eventi si persero per lungo tempo le tracce di Lord Noctifer, tradito dai propri figli e rinchiuso in un mondo artificiale all’interno di una gemma.”

“E poi liberato da Korak” sussurrò Tharkin.

“Già, e poi liberato da Korak il Barbaro. Ma lasciatemi continuare prima che sia troppo tardi.

Pochi anni dopo il Rito dell’Antica Notte un enorme esercito di Elfi Oscuri si mosse verso i regni del Nord, proprio come sta accadendo in questo momento.

Ed ancora una volta, nel momento della disperazione, gli umani seppero rinsaldare antiche alleanze, al loro fianco si schierarono i potenti Nani e alcuni draghi.

Fu un manipolo di cento eroi e cento draghi di platino che, tenendo in scacco per una notte intera il mostruoso esercito dei Signori del Sangue presso il Passo delle Cento Torri, permise alle armate di Contarda Bianca e dei Nani di Hardstone di piombare alle loro spalle come falchi.

Da allora il Passo è chiamato Passo del Sacrificio.

L’esercito degli Elfi oscuri subì una pesantissima sconfitta.”

Mi guardai intorno, qualcuno aveva cominciato a sorridere, la speranza sbocciava nei loro cuori come timido fiore ora che la storia sembrava ripetersi inesorabilmente.

“Gli Elfi, Xnoybis.” La voce di Tharkin mi fece tornare alla realtà.

“E’ vero, mi sono scordato degli Elfi, ti prego, racconta tu Tharkin, io sono così stanco.”

Il vecchio storico inspirò una profonda boccata di fumo dalla lunga pipa, lo espirò lentamente lasciando che l’aspettativa crescesse intorno a lui.

“Questa storia necessita di una premessa.

Una premessa che ci porta nei pressi del cimitero dei draghi, sulle spiagge lambite dalle maree del tempo, pochi anni fa. Non ricordo quale avventura avesse portato me e i miei compagni in quel luogo misterioso, ricordo che rimanemmo incantati dalle bizzarre immagini della nostra giovinezza che il tempo ci donava, Danzig che leggeva una lettera.

Io che guardavo il cielo piangere Lish, il metallo vivente.

Leuconoe che ballava.

Orion che si toglieva la coperta che una vecchia gli stava appoggiando sopra.

Shatila che piangeva sotto il corpo della madre massacrata.

Thevila che andava alla morte.

Fu in quel momento che il tempo ci prese e ci portò nei corpi dei cinque re degli Elfi al momento del grande esodo, circa ventimila anni fa, all’ epoca che sarà ricordata come Apocalisse degli Elfi.

Non è facile spiegare che cosa stesse succedendo agli Elfi in quel momento, si sentivano traditi dai propri fratelli, abbandonati dai draghi, si sentivano schiacciati da un fato ineluttabile che aveva preso la forma di oscure profezie.

Metà del popolo degli Elfi, quelli guidati da noi, decise di salpare verso nuove terre, nuovi mondi da colonizzare, liberi da oscure maledizioni.

L’altra metà decise di intraprendere una strada di dolore che li avrebbe condotti ad un folle rito che richiedeva il loro suicidio ai piedi degli alberi dell’antica foresta di Tranator in maniera da trascendere lo stato di mortali e raggiungere un nuovo livello di coscienza in simbiosi con Madre Terra.

Salpammo nel momento in cui il rito si consumava, due milioni di elfi, bambini, vecchi, giovani, si uccisero nello stesso istante.

Pioveva, il cielo era nero e il mare ruggiva, il Creato sembrava piangere furioso quel luttuoso istante.

Il Rito riuscì, il Popolo del Cuore Tenebroso nacque in quel giorno di dolore ed il Bleni Han sarebbe stato per sempre il loro sovrano.

Navigammo per anni alla ricerca dei confini del mondo, alcuni di noi ci abbandonarono accolti da Samaris, la mia patria.

Noi navigammo.

Semplicemente navigammo.

Fino a che non raggiungemmo i confini del mondo.

Vi ricordate cosa ha detto Xnoybis poco fa riguardo alla sorte dei Giganti, furono scaraventati giù dagli abissi che circondano le nostre terre, già, perché queste lande sono come un enorme altopiano i cui limiti sono abissi infiniti.

Solo che noi, allora, non lo sapevamo.

Tutte le immense navi degli Elfi precipitarono giù, inesorabilmente.

Ho ancora le mani lorde del sangue di due milioni di Elfi.

Furono le poche centinaia accolte da Samaris che, nei secoli, ricostruirono l’antica stirpe degli Elfi Alti.”

Tharkin era commosso, quasi piangeva schiacciato da ricordi dolorosi, gli appoggiai una mano sulla spalla per consolarlo e poi continuai il racconto.

“Dopo la vittoria sugli Elfi Oscuri, gli Umani tornarono a farsi la guerra e i Nani si rintanarono nelle buie profondità della terra.

Ma la razza che ne uscì più ferita furono probabilmente i Draghi. Dopo la battaglia del Sacrificio, i Draghi di platino sopravvissuti si ritirarono in un tempio chiamato la Gemma del Nord e caddero in un torpore che sembrava eterno. Circa mille anni dopo i signori della razza dei Draghi si riunirono per decidere della sorte dei cento draghi di platino, gli ultimi della loro stirpe.

A questa riunione non parteciparono i sette figli del Primo tra tutti i Draghi probabilmente perché loro padre stava morendo. La loro assenza pesò gravemente sugli equilibri politici. Al termine del conclave la Razza dei Draghi si scisse in due fazioni; da una parte draghi Neri, Verdi , Rossi e Blu che volevano lo sterminio dei Cento e dall’ altra Draghi Bianchi e Marroni che invece volevano mantenere in vita i Draghi di Platino. Non mi sono chiare le ragioni che spinsero la prima fazione a chiedere la morte dei Cento ma è probabile che siano in qualche modo legate all’ alleanza storica che lega Draghi Neri e Verdi agli Elfi Oscuri. In ogni caso tutti i tentativi di mediazione furono vani ed ancora una volta la Guerra fu inevitabile.

Questa guerra è ricordata come Seconda Guerra Segreta perché i Draghi fecero di tutto per tenerla celata alle altre razze.

Fu solo grazie all’ intervento di due Draghi Antichi, figli del Dio dei Draghi, conosciuti coi nomi di Entares e Kruezak, “il rinnegato”, dalla parte della fazione dei difensori dei Cento che permise a questi di vincere la guerra dopo una delle battaglie più sanguinose di tutti i tempi, la cosiddetta “Battaglia del Lutto”. I risultati di questa battaglia furono comunque terribili anche per la fazione vincitrice ; Kruezak era così debole e ferito che fu catturato con estrema facilità da un piccolo Dio del quale non si conosce il nome, mentre Entares fu così dolorosamente colpito dalla battaglia che decise di ritirarsi per sempre in un piccolo tempio costruito proprio dove si era svolta la Battaglia del Lutto.

Ancora una volta l’eredità della prima Era, che si chiude con la battaglia del Lutto, è un retaggio di sangue e dolore, gli Elfi sterminati o mutati in oscure creature in simbiosi col cuore buio della natura, il mondo catapultato nelle tenebre eterne, gli Elfi Oscuri trasformati in Vampiri, i Draghi divisi ed in guerra. “

“La seconda è un era di transizione durante la quale non sono molti gli eventi da ricordare.

Gli Elfi scuri, dopo la terribile sconfitta subita, si rintanano nelle profondità della terra dove cominciano la lunga opera di risurrezione, i Nani sono da secoli arroccati nelle loro inaccessibili terre a difendere segreti ormai dimenticati.

I più attivi sono sicuramente gli Umani ; si ricorda in particolare l’ opera di un mago di sterminato potere conosciuto col nome di Arjim Otrine che fondò, con altri Arcimagi, la Lega della Pergamena, una potente setta che aveva lo scopo di guidare il creato verso la Riconciliazione.

In seguito, l’ immensa sete di potere di Arjm e le crudeltà che egli compì durante i suoi folli esperimenti, lo portarono ad un insanabile rottura con gli altri membri della setta che sfocio in un conflitto; da una parte la Lega della Pergamena e i maghi del regno di Weiestrass e dall’ altra Arjim ed il suo esercito di mercenari. La battaglia finale terminerà con la sconfitta di Arjim e la conquista da parte di Weiestrass del suo piccolo regno.

Per sigillare la reggia di Arjim, sarcofago di empi misteri, i maghi di Weiestrass decidono di fondere un “sigillo” di svariati metri di metallo. Questo viene reso possibile dal contributo di tutte la vittime di Arjm che durante un lungo sterminato esodo portano sul luogo migliaia e migliaia di piccoli oggetti di metallo, ricordi dei morti ; sono fibbie, anelli, medaglioni, armi, attrezzi da lavoro, spille. Sopra il Sigillo i maghi fecero costruire un Tempio detto Tempio delle Memorie per preservare per sempre il ricordo di tutti gli errori.

Svariati secoli dopo gli Elfi Oscuri escono di nuovo alla luce delle Lune e questo atto sancisce la fine della seconda Era e l’ inizio della Terza.” Di nuovo guardo fuori dalla finestra ed osservo la Terza Era snodare la propria terribile cronaca di fronte ai nostri occhi attoniti.

Tutti sanno che cosa è successo durante la Terza Era.

“Gli Elfi Oscuri hanno ripreso la propria inesorabile marcia di conquista, hanno rapidamente sbaragliato tutti gli eserciti dei Regni lungo la Via di Kerth ed ora si accingono a sfondare l’ultimo baluardo di difesa di Nani, umani ed elfi presso la città di Culein.

Lord Noctifer è stato liberato dalla propria prigione così come Kruezak il Rinnegato che poi è morto per salvare suo padre dalla furia dei fratelli.

Gli Eroi sono stati risvegliati, i Giganti hanno terminato la loro infinita scalata e si preparano ad attaccare Contrada Bianca.

Il loro giustiziere, Dwalin Asciadipietra, è rinato da una canzone.

Anche Arjm si è risvegliato nel corpo freddo di un golem ed ha abiurato le sue memorie.

Laszo, Avatar del Bleni Han, sta tessendo oscure trame intorno a queste lande contrastato da un antico Elfo di nome Eshmir che viaggia tra le pieghe del tempo.

Il Libro delle Profezie è stato ritrovato.

Abbiamo potuto verificare che la maggior parte delle Profezie evocate dalla Prima Razza si sono avverate, i 27 cubi che riconcilieranno il Creato sono stati ritrovati dai Traccianti, l’ultimo attende la morte di Arjm Otrine.

Gli Dei stanno per tornare.

E tutto intorno a noi è solo morte e desolazione.”

Finii con un lungo sorso la mia birra, l’ultima fiamma si era spenta nel camino e le tenebre ci avvolgevano suadenti.

Gli avventori della Locanda si erano stretti intorno a noi per ascoltare la fine del racconto ed ora erano silenti, persi nei loro pensieri.

Tharkin svuotò con un gesto lento la pipa, posò sul tavolo alcune monete d’argento ed indossò il pesante mantello con i simboli di Samaris.

Uscimmo nell’oscurità, verso la fine del mondo.

Nevicava.

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