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La “meravigliosa Scommessa” è l'esperimento succeduto a Il Seminario organizzato da Tharkin per indagare la natura della magia oltre la dimensione tradizionale ed esplorare per la prima volta le dimensioni dimenticate della creazione

Questa ne è la relazione

Samaris, anno VI del rettorato di Verdak, nel mese di “quando i cervi battono il terreno”

A tutti coloro che nella loro infinita lungimiranza e saggezza hanno voluto prendere parte alla meravigliosa “Scommessa”

Prima di soddisfare le Vostre piu che legittime curiosita`, permettetemi di presentare da parte di tutti noi i piu sentiti ringraziamenti a coloro che hanno reso possibile questo storico evento: il Magnifico Rettore della Università di Samaris, Dystar Samarion. Sua Santita` il Decano dell’Ordine dei Mille Templi. L’Alto Patriarca delle terre dell’Est. Il Grande Druido della Terra dei Laghi. Il Gran Maestro dei Fiori che nelle persone dei Maestri del Vento ha dato la Sua benedizione all’impresa. A tutto il Collegio docente della Università. A tutti coloro, e mi scuso se mi trovo nella impossibilita` di menzionarli singolarmente, che con la loro attiva partecipazione hanno contribuito al successo della Convenzione.

È con immensa gioia che mi accingo ora ad informarVi dei risultati del convegno.

Come ben sapete le riunioni preliminari non sembravano offrire molte speranze di riuscita. Gli attriti tra le parti e le troppo profonde differenze di impostazione culturale sembravano costituire un ostacolo invalicabile. Ma dopo avere a lungo ponderato il problema la maggioranza dei presenti decise, come ormai e risaputo, di tentare ugualmente. Fu cosi´ che si verifico´ lo “scisma dei 20” - piaga ancora aperta nel petto di tutti i fratelli (che gli Dei vogliano non si infetti).

I lavori durarono ancora un mese durante il quale furono definite le linee di lavoro e le strategie teoriche di sviluppo della discussione. Purtroppo non sono in grado di comunicarVi la soluzione alla questione centrale perche´ ancora non vi e accordo su questo: ortodossia o eterodossia? Atto di naturale comunione o blasfemia? Su questo, fratelli e colleghi, il dibattito e` ancora aperto. In ogni caso dieci Canonici (Todario Vadezio, Gatavrel di Tara, Trimonio da Farzia, Arael Achnasheen, Daern il Kreil -anche se vi erano delle riserve sulla sua partecipazione-, Dagon da Jartha, Hurin Angrenost, Rodolfo di Frasieto, Saginio Trenadio e Tilhio da Ghert) dotti anche in pratiche di magia, tra i piu brillanti e fisicamente preparati, dopo avere ricevuto la benedizione della assemblea, sono stati incaricati di compiere il Viaggio.

Dopo un lungo periodo di approfondimento, sotto l’illuminata guida dei maestri di ogni Scuola di questa Università, e` stato necessario purificare le loro anime e i loro corpi attraverso trentasei lunghi mesi di digiuni, meditazioni contemplative e meditative, pratiche ascetiche e esercizi fisici. Al termine di tale estenuante tirocinio i Dieci hanno intrapreso il viaggio. Tutto, inizialmente, si e svolto secondo le previsioni: come gia Vi abbiamo comunicato nella quarta relazione, ben 12 specialisti e 12 clerici si sono resi necessari per proiettare le coscienze dei Dieci in quella zona di confine tra il Piano Materiale e i Piani Elementali e per farli da li proseguire oltre questi fino alla dimensione Astrale. Da questo momento in poi tutte le notizie che saro in grado di fornirvi sono quelle che i sette che hanno fatto ritorno ci hanno riferito e che io riportero integralmente cosi come le ho raccolte.

Todario Vadezio

“Quando ho riaperto gli occhi mi trovavo da solo. Fluttuavo nel nulla. Vedevo dietro di me una luminescenza argentea ma la sua luce era cosi tenue che non seppi dire se si trattava realmente di qualcosa che ‘era’ o di qualcosa che ‘appariva’. Ho avuto paura. C’era il vuoto. Non sapevo cosa fare. Allora ho dovuto praticare alcuni esercizi di concentrazione; i piu semplici; gli unici che riuscivo a ricordare. Mi sentivo come osservato… poi Luce! freddo! Caldo! qualcosa che mi afferrava il cervello; che lo frustava… poi… poi e stato come se lo avesse gettato in una pozza di melassa… Tutto lento, ovattato… denso… muto…” 1)

Gatavrel di Tara

“Una Corda Argentea tratteneva il mio Essere a questo mondo. Stavo ancora valutando la sua solidita` quando mi resi conto che la stessa Corda si proiettava anche di fronte a me. La seguii; non me ne allontanai neppure quando mi ritrovai in mezzo alla piu furiosa tempesta che avessi mai visto; i nostri corpi erano gusci di noce in un fortunale. Con gli occhi cercai gli altri ma l’unico che riuscii scorgere fu Dagon che stava precipitando verso l’abisso, urlando come un maiale quando la lama del macellaio gli recide la gola… 2) Chiusi gli occhi aggrappandomi con tutte le mie forze alla Corda; la mia unica possibilita di salvezza. Quanto e durato quel viaggio? Non saprei dire con esattezza. L’eternita` non e misurabile. Capii di essere arrivata quando udii il canto dei Figli di Lir. Cercai di non soccombere al desiderio di sedermi e in silenzio ascoltare. Proseguii verso la luce che mi bruciava gli occhi. Quando il dolore si fece troppo intenso concentrai tutte le mie energie sulla corda che mi teneva legata al mio Io: si era ridotta ad un filo dello spessore della seta. Andare avanti mi sarebbe costata la vita. Cercai un appiglio ma i miei occhi non vedevano piu che luce… o oscurita`? Ero (sono) completamente cieca! Brancolando cercai di tornare ma urtai violentemente contro un oggetto. Doveva essere un braciere o un turibolo perche immediatamente mi sentii avvolta dalle fiamme. Avvolta… no, non e esatto. Sentii il mio corpo ardere ma il fuoco che divampava non era solo fuori di me: mi bruciava le carni, le viscere e, ancora piu violento, l’anima. Con la forza della disperazione sono riuscita a trascinarmi lontano tenendomi stretta alla Corda che sentivo solida e sicura sotto le mie mani… Poi ho sentito la tua voce chiamarmi.”

Trimonio da Farzia

“Una tempesta. La mia mente galleggiò sui flutti del vuoto incapace di aiutare se stessa e gli altri. Altri che vedo annaspare, come me, alla disperata ricerca di un appiglio. Io lo trovo: e in me; sembra d’argento; e un solido cavo teso attraverso me stesso tra l’essere Trimonio e il suo sgretolamento. Perche gli altri non si salvano? Grido! Vedo Dagon e Saginio vorticare come foglie secche in preda alla furia del vento; vedo Arael riversa su se stessa disperatamente aggrappata a qualche cosa che non riesco a scorgere… Poi trovo un riparo sulla strada indicatami dalla mia Corda: e un palazzo enorme la cui entrata e protetta da una Bestia. Mi sento protetto da qualche cosa; so che la Bestia non puo vedermi. Entro. Un salone immenso privo di qualsiasi ornamento in mezzo al quale si trova una specie di enorme vasca dai bordi decorati da innumeri cristalli di quarzo grigio; ognuno dei quali sembra contenere una vita… e dentro la vasca un mare di fuoco. Sento la Corda tendersi fino al limite; si sta strappando; corro fuori ma sento che la i cristalli mi stanno attirando verso la vasca. Non riesco piu a vedere niente; corro guidato solo dalla Corda mentre mi sento abbandonare dalle forze… poi mi risveglio sul letto della infermeria dell’Università.”

Arael Achnasheen

“…Il vento era troppo forte. Impossibile proseguire. Mi sono aggrappata con tutte le mie forze ad una corda che si trovava accanto a me (o dentro di me?). Non riuscivo a pensare ad altro che a rimanere aggrappata. Anche quando “qualcosa” mi e entrata dentro, dilaniando ogni cellula del mio corpo, della mia mente, non ho abbandonato la presa fino a quando ho rivisto i vostri volti preoccupati sul mio e sono finalmente svenuta”

Daern il Kreil

“Premetto che sto benissimo e che quindi e perfettamente inutile che mi stiate tutti addosso come tafani sul culo di una vacca. Quegli esseri deboli e limitati che mi avete dato per compagni se la sono cavata maluccio eh? Li ho visti tutti (tranne Saginio, per la verita`) arrancare come cagne gravide lungo la loro Corda; ho visto cosa e successo a quei brocchi di Dagon e Tilhio: non capisco ancora perche´ li abbiate scelti. Erano degli inetti. La mia presa sulla corda non e mai stata meno che ferrea; il vento non mi ha minimamente disturbato. Avanzando a testa alta sono entrato, passando sopra il Ponte di Arcobaleno, nella dimora del Padre delle Battaglie Gloriose, il Dio dei miei padri e al suo desco mi sono assiso, della carne che offriva mi sono sfamato, della calva che scorreva a fiumi dagli otri pieni, mi sono inebriato mentre prendevo le fanciulle che mi stavano accanto. Poveri uomini Voi non potete immaginare neanche una frazione di quello che i miei occhi hanno visto. Sono tornato solo per mostrarvi il mio potere ma appena avro finito quanto c’e` da fare qui me ne tornero´ a banchettare”. 3)

Hurin Angrenost 4)

“Vento… io… Dagon. Gli altri. Vento…freddo. [cinque minuti di silenzio totale] Ho visto me stesso fare forza su una stele raffigurante … Sole… Luna… Stelle… Tuler.

SCRITTO IN DEVANAGARI Caro stefano se mai capirai che cosa c’e scritto qua sara una grande delusione perche questo testo scritto con carattere devanagari non dice assolutamente niente se non le parole sole terra luna stelle Tuler FIXME

Ma del resto non mi credereste mai; comunque… fuoco… vento… mi sono spaventato e ho cominciato a tornare facendo forza sulle braccia mentre mi tiravo a voi lungo la mia Corda… Fuoco… [Pausa di venticinque minuti] Poi sono arrivato.”


Conclusioni

Prima di esporvi alcune nostre congetture sulle condizioni dei sette monaci che hanno fatto ritorno è necessario fare qualche ultima anotazione. Permettetemi di utilizzare qui una terminologia poco ortodossa tratta da un campo cosi poco studiato come la Psionicita`.

Quattro di loro (Gatavrel di Tara, Trimonio da Farzia, Daern il Kreil e Hurin Angrenost) sono tornati completamente ciechi; il bulbo oculare totalmente privo di iride e pupilla. La cosa interessante e che tutti e quattro sembrano riuscire a vedere, a tratti, perfettamente anche se questo sembra costare loro qualche fatica, grazie ad una abilita di “clairvoyance” che, con ogni evidenza, hanno contratto durante il “Viaggio”. Le loro ulteriori capacita` sono ancora al vaglio degli specialisti; lavoro che si annuncia particolarmente lungo e faticoso perche la natura dei suddetti quattro monaci sembra essersi indurita alquanto: a parte Daern il Kreil (vedi nota 3) abbiamo dei soggetti oltremodo introversi, taciturni e schivi. Rifiutano di dire piu di quanto non abbiano gia` detto; ma forse stanno veramente solo cercando di ricordare.

Degli altri sei purtroppo c’e` poco da dire: due di loro (Dagon da Jartha e Saginio Trenadio), da quel poco che si evince dai racconti degli altri, sembrano essersi, per qualche motivo, allontanati dalla loro Corda Argentea rimanendo facile preda dello Psychic Wind e delle altre terribili insidie che popolano quel lembo di Piano Astrale. Nessuna notizia di Tilhio da Ghert, il cui corpo si e dissolto davanti ai nostri sguardi attoniti ed impotenti. Gli altri tre hanno fatto ritorno. Sono stati piu accorti e hanno mantenuto la presa ma non sono riusciti, parrebbe, a proseguire lungo la via naturale. Rimanendo fermi si sono esposti troppo a lungo agli effetti devastanti dello Psychic Wind e quando sono riusciti a ritrovare la volonta di tornare era gia molto tardi (seppur non troppo): Todario Vadezio presenta a tratti i sintomi caratteristici di una idiozia indotta affiancata da una generale condizione di “feeblemind”. Arael Achnasheen si trova in condizioni mentali migliori (e in condizioni, non irrecuperabili, di “permanent stun”) ma le sue condizioni fisiche destano preoccupazione: sembra che il suo corpo abbia subito un processo accelerato di invecchiamento di una cinquantina di anni; stiamo cercando ancora di recuperarla. Infine Rodolfo di Frasieto: non sappiamo ancora se si tratti del piu fortunato o del piu sfortunato perche non abbiamo ancora potuto interrogarlo. Nell’attimo in cui la sua anima e rientrata nella sede corporea, seduta in meditazione, sotto i nostri occhi attoniti si e` trasformato in una immota statua di Mithril e Adamanto.

L’Assemblea ha posto il veto alla diffusione dei primi risultati degli esperimenti con i Sei ma posso ugualmente anticipare qualcosa. E` nostra opinione che, all’interno dello Psychic Wind, tutti e dieci gli esploratori, in virtu´ della loro speciale preparazione e dell’aiuto dei venti in meditazione qui a Samaris, abbiano sviluppato la capacita di vedere “ante mortem” l’estroflessione della loro Silver Cord. A questo punto gli eventi hanno portato alla differenziazione dei casi ma non e chiaro secondo quale legge e quali parametri (se mai ve ne sono).

In ogni caso il Viaggio e` possibile e le energie accumulate dai tre che lo hanno compiuto non provengono ne` dalla differenza di potenziale tra Piano Positivo e Negativo ne` sono una (mi si perdoni l’ardire) “concessione divina”: si tratta di una materia completamente nuova che apre orizzonti sconfinati sia in termini di applicazione che in termini di studio. Certamente non adombra minimamente le due impostazioni conosciute; non si propone come alternativa; non esiste, anche se qualcuno potra´ non essere d’accordo, “migliore” o “peggiore”, esiste in questo caso, sono orgoglioso di poterlo annunciare, qualcosa di diverso.

Nota vincolata da alto segreto. Ogni trasgressore sara` severamente punito (art 12 comma 6 delle disposizioni finali alla legislazione del 12 Cerchio)

Nota informativa ai docenti di Samaris

Per ragioni diplomatiche le informazioni del documento informativo sono parziali.

Come gia detto si tratta effettivamente di una terza “Forma” di energia ma non di una terza “Natura”: i tre esploratori hanno un blocco nel raccontare cosa accadde negli ultimi istanti passati alla estremita` superiore della Silver Cord ma noi possiamo formulare l’ipotesi che essi siano venuti in contatto con quello che i preti chiamano “Fuoco Divino” e che essi ne abbiano rubato una porzione di infinita`.

Per quanto infinitamente piccola tale quantita` e stata sufficiente per modificare irreversibilmente la loro struttura mentale conferendo loro un potere consistente sebbene per il momento sia ancora sconosciuto sia a noi che a loro.

Vi e` stata tuttavia qualche manifestazione. Oltre al fatto che tutti e tre hanno una consistente capacita di Clairvoyance abbiamo potuto verificare la presenza di poteri telecinetici e telepatici nonche´ una intensa attivita di precognizione ed ESP.

Gli esperimenti si annunciano particolarmente interessanti su uno dei Quattro (di cui per ora non posso fare il nome) e, anche se per il momento siamo ancora all’inizio, e` con piena soddisfazione ed orgoglio che vi annuncio che un grande passo e stato compiuto nella ricerca del Sapere.

Tharkin the Shadebinder

1) Bisogna ricordare che e` stato necessario porre Vadezio sotto ipnosi per ottenere questo suo racconto. E` lecito supporre che nell’attimo iniziale in cui si e trovato spaesato a causa dell’impatto con il piano astrale egli abbia abbassato buona parte delle sue difese divenendo cosi facile preda degli attacchi di “qualcosa” che non siamo in grado, per il momento, di identificare con precisione.
2) Qui il racconto si interrompe, Gatavrel dice di non ricordare nessun particolare della tempesta. Si tratta di un vero peccato non essere riusciti ad ottenere ulteriori informazioni, oltre a quelle fornite da Trimonio da Farzia , Daern, il Kreil e Hurin Angrenost, perche´ si tratta quasi sicuramente di quello strano (e ancora poco conosciuto) fenomeno noto come “Psychic Wind”. Il racconto di Gatavrel riprende dopo una ventina di minuti
3) Il Kreil si trova in condizioni fisiche assai migliori rispetto agli altri Viaggiatori. A differenza di loro dimostra, peró, uno smisurato accrescimento degli aspetti negativi della sua personalita`: arroganza, presunzione`, protervia, superiorita`. A differenza degli altri, non presenta caratteri involutivi ma, secondo il nostro modesto parere, si tratta solo di aspetti diversi dello stesse psicosi. E` da notare il fatto che il Kreil ha da subito mostrato una intensissima attivita` cerebrale; di gran lunga superiore a quella degli altri tre. Per quanto concerne il suo racconto e` nostra ferma convinzione che si sia trattato di allucinazioni indotte da quella stessa pressione psichica che lo ha trasformato
4) Per una migliore comprensione bisogna notare da subito che Hurin Angrenost pur essendo perfettamente in grado di agire in pieno possesso delle sue facolta` (o almeno, cosí pare), deve avere subito il danno piu` forte a livello psicologico: abbiamo l’impressione (anche se io la ritengo una finzione) che sia diventato leggermente autistico.
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