Ahi, lasso!

Duro è per me il rispondere veridicamente a ciò che il tuo cuore domanda, Leuconoe. Se avessi ragione di dubitare di esso non avrei, stanne certa, esitazione alcuna: ti risponderei come ho più volte già risposto ad altri. Ma purtroppo sei proprio tu a rivolgermi la domanda. L'unica persona con cui condivido memorie ed affetti mi rivolge l'unica domanda per cui valga la pena uccidere pur di non dare una risposta. Ma era scritto. Non nella follia di un Destino che non esiste, ma in qualcosa di più profondo e personale. Era scritto nella mia coscienza che questa domanda sarebbe giunta. E a questa eventualità, da anni, mi ero preparato. Ero risolto ad usare l'arma più abusata dai nostri amici come dai nostri nemici: la menzogna delle parziali verità.

Ma adesso, Leuconoe, soprattutto perché le sorti della mia vita mi hanno condotto per la prima volta a dubitare della esistenza di una logica, e quindi di una predittibilità del caos in cui gli eventi sono precipitati, sono convinto che la tua domanda abbia un senso ed un significato che in qualche modo si inquadra nel disegno (per quanto indicibilmente perverso) dell'esistente: è tempo che altri conoscano.

Ti chiedo solo due cose: di darmi qualche giorno di tempo per cercare di dare una forma, lineare e comprensibile, ad un problema complesso che molto si basa su deduzioni, indizi e congetture e, secondo, di non fare motto ad alcuno, persona, cosa o animale delle rivelazioni (anche se meglio sarebbe parlare di “spiegazioni”) di cui ti renderò partecipe. Molte saranno le cose che non menzionerò, ma, credimi, si tratta di segreti che minano la mia esistenza e che non voglio e non posso comunicare ad altri. Cercherò, nondimeno, di essere schietto e franco. Sappi, dunque, fin d'ora, che se è vero che ho sempre agito in funzione ed in virtù del mio interesse, non arrecarmi l'offesa di pensare che l'abbia fatto, egoisticamente, trascurando tutto il resto. Molti infrangono la loro intelligenza contro la convinzione che esista un unico dualismo nelle azioni di un uomo: o a proprio vantaggio o a proprio svantaggio.

Vero, come loro ho sempre cercato di agire a mio vantaggio. ma sempre tenendo chiara in mente l'esistenza degli altri. E con altri non mi riferisco a cinque compagni ma a ventisette interi piani di esistenza i cui abitanti potrebbero essere spazzati via se la corretta comprensione delle cose non ci viene in aiuto. Per questo, e perché non so ancora per quanto riuscirò a resistere in questa vita, è mia volontà e desiderio rispondere alla tua domanda. Cercherò di farlo nel volgere del minor tempo possibile.

A presto, Tharkin the Shadowdreamer.

documenti/2_tharkin_a_leuconoe.txt · Last modified: 2009/03/13 21:55 (external edit)
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